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Nella seduta del Consiglio Comunale di lunedì 18 luglio è stata approvata la variante al regolamento della partecipazione che riguarda i procedimenti urbanistici .
La delibera è l'ultimo passo di un lungo percorso avviato dal Coordinamento dei Comitati di Quartiere insieme a Italia Nostra, Legambiente e Wwf , al quale l'attuale Amministrazione ha dato seguito costruendo un tavolo di lavoro che ha steso il testo del nuovo regolamento.
Si tratta di un provvedimento importante grazie al quale si afferma, rendendolo obbligatorio e precisandone i modi e i tempi, il principio che non dovranno avvenire trasformazioni della città senza che i cittadini vengano adeguatamente informati e possano dire ciò che pensano in merito a questioni che riguardano direttamente la loro esistenza, avanzando proposte e critiche e diventando così parte attiva e non passiva del progetto e del destino dei luoghi in cui abitano e che spesso conoscono meglio di chiunque altro.
Portare all’esterno delle sedi deputate - tecniche e politiche - le scelte di trasformazione della città favorirà ciò che è sempre più necessario e cioè chiarezza e trasparenza.
Di partecipazione si parla da anni, spesso in maniera strumentale, con l'obiettivo di far passare decisioni preconfezionate nell’interesse di pochi, costruendo a posteriori un facile consenso.
Il nuovo articolo del regolamento è il presupposto fondamentale per una partecipazione reale, intelligente, consapevole e matura.
Per funzionare davvero e non diventare soltanto retorica richiederà l'impegno di tutti, in primo luogo dei cittadini ai quali dovrà essere data la possibilità di capire i linguaggi criptati della burocrazia , ma anche la possibilità di prendere parte al lungo processo che accompagna l'attuazione dei progetti complessi, prima, durante e dopo.
Oltre la difesa degli interessi puntiformi, oltre le facili strumentalizzazioni camuffate da retoriche vuote: insieme attorno al tavolo dove le decisioni prendono forma, per portare le proprie ragioni e ascoltare quelle degli altri, per tutelare e difendere i nostri spazi verdi, i servizi, il nostro patrimonio storico, la qualità dell'ambiente in cui viviamo e in cui dovranno vivere i nostri discendenti.
Mariola Peretti
Presidente di Italia Nostra

eco di Bergamo 25.07.2016
Art. 8 ter approvato nella seduta del CC del 18.07.2016